mercoledì, Aprile 24, 2024
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Urbanistica

Edilizia residenziale pubblica regione Marche: utilizzare meglio le risorse del fondo inquilini morosi

La vicepresidente e assessore alla edilizia residenziale pubblica Anna Casini ha incontrato ieri le organizzazioni sindacali rappresentative del proprietari e degli inquilini per fare il punto sull'avanzamento ed efficacia dei programmi finalizzati al sostegno alla locazione, al contrasto, al fenomeno degli sfratti, alla attuazione del programma triennale di edilizia residenziale pubblica.

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La vicepresidente e assessore alla edilizia residenziale pubblica Anna Casini ha incontrato ieri le organizzazioni sindacali rappresentative del proprietari e degli inquilini per fare il punto sull’avanzamento ed efficacia dei programmi finalizzati al sostegno alla locazione, al contrasto, al fenomeno degli sfratti, alla attuazione del programma triennale di edilizia residenziale pubblica.

“Vorrei che la partecipazioni” ha affermato  la vicepresidente Casini “fosse un metodo di tutta questa legislatura. Le risorse ci sono, l’obiettivo comune deve essere quello di utilizzarle tutte e nel migliore dei modi. Saranno sempre ben accetti osservazioni e rilievi ai servizi competenti per poi cercare insieme soluzioni. Soprattutto è importante segnalare le criticità che impediscono l’utilizzo delle risorse, anche quando riguardano la legge nazionale, in modo da poter poi sollecitare il governo a Roma”.

 

La vicepresidente, nel dibattito, ha poi evidenziato più volte, la ferma intenzione di riservare la massima attenzione alle politiche relative all’edilizia residenziale pubblica, oltre ai Comuni ad alta tensione abitativa, anche le piccole realtà dell’entroterra marchigiano.

Per quanto riguarda in particolare il Fondo inquilini morosi è emersa la necessità di creare un livello intermedio che faccia da mediazione e luogo di incontro tra proprietari e inquilini, da costituire presso i Comuni ed a loro sostegno, dotato di un fondo di garanzia rotativo per le mensilità di affitto. A tale scopo è stato creato un gruppo di lavoro ristretto, con due rappresentanti per i proprietari e due per i locatari, che si ispirerà alle “buone pratiche” già messe in atto da alcuni Comuni marchigiani.

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