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Zagor è nato dalla fantasia di un geometra

Sono stati gli studi da geometra ad aver avvicinato Gallieno Ferri al disegno e all’ideazione di Zagor, protagonista delle strisce de “lo Spirito con la Scure”

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All’età di 87 anni si è spento a Genova, sua città natale, Gallieno Ferri: “un esempio straordinario di passione, dedizione e professionalità, un punto di riferimento per il fumetto avventuroso italiano”, come lo ricorda la casa editrice Bonelli.

Fin da ragazzo Gallieno Ferri ha amato profondamente la lettura dei fumetti, attraverso le pagine de “Il Vittorioso”, il “Corriere dei Piccoli” e, soprattutto il “Topolino” nerbiniano e “L’Avventuroso”. Dopo aver preso il diploma da geometra, che lo aveva avvicinato allo studio del disegno, inizia ad esercitare la professione in una piccola ditta genovese, fino all’incontro, che si rivelò per lui fondamentale, con i pennelli di grandi cartoonist americani come Phil Davis, Lyman Young, Ray Moore, Harold Foster e, soprattutto, Alex Raymon. L’immaginario dell’artista ligure viene influenzato fortemente anche dagli straordinari illustratori della “Domenica del Corriere”, Walter Molino e Achille Beltrami, dai quali “il futuro copertinista di Zagor cercò di rubare i segreti del racconto sintetizzato in un’unica, potente immagine”.

 

Come primo lavoro per Sergio Bonelli Editore realizza due albetti a striscia di “Giubba Rossa”. Ma l’anno che rimarrà nella storia del fumetto è il 1961, quando nasce Zagor. “Creando lo Spirito con la Scure, Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli) e Gallieno Ferri avevano intenzione di dare vita a un personaggio che incontrasse il favore dei più giovani, senza però scivolare nell’infantilismo che caratterizzava alcune pubblicazioni, pur di grande successo, dell’epoca. Un eroe forte, giusto e dal fisico prestante che potesse vivere da protagonista racconti che racchiudessero tutti gli elementi più tipici delle storie d’avventura, arricchendo la tematica con ingredienti presi da altri generi narrativi. Una miscela straordinaria e vincente, le radici di un successo che prosegue in edicola ancora oggi, a distanza di oltre mezzo secolo”.

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