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Rinuncia all’eredità: che cosa è e come comportarsi

La rinuncia all’eredità. Un atto formale che permette di rinunciare alle situazioni attive e passive.

Rinuncia all'eredità: che cosa è e come comportarsi
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Rinuncia all’eredità, come comportarsi? La scelta di accettare un’eredità può risultare complessa per gli eredi, in quanto potrebbero esserci molteplici motivi che li spingono a rifiutare il lascito. Prima di prendere una decisione, è necessario effettuare tutte le dovute verifiche per accertarsi che l’eredità non sia gravata da debiti pendenti.

Le situazioni in cui gli eredi preferiscono rinunciare all’eredità sono diverse: ad esempio, quando la successione include debiti insolubili che superano il valore degli attivi oppure immobili in pessime condizioni che richiederebbero costi di ristrutturazione troppo elevati.

  1. Come rinunciare all’eredità?
  2. Tempistiche.
  3. Quali sono i vantaggi della rinuncia all’eredità?
  4. Sei un geometra? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

La rinuncia all’eredità. Un atto formale che permette di rinunciare alle situazioni attive e passive.

La rinuncia all’eredità è un atto formale che permette di evitare qualsiasi problema legato all’eredità, come il pagamento dei debiti pendenti. Optando per questa scelta, gli eredi non rischiano di essere chiamati a rispondere dei debiti lasciati dal defunto verso i creditori.

Come rinunciare all’eredità?

Per effettuare la rinuncia all’eredità, è sufficiente redigere un atto formale con l’aiuto di un notaio e allegare una dichiarazione ricevuta dal cancelliere del Tribunale in cui è stata aperta la successione.

La rinuncia deve essere completa, incondizionata, senza termini e senza richiesta di corrispettivo da parte degli altri eredi. Ciò significa che deve riguardare tutti i beni ereditati, senza possibilità di rinunciare solo a parte di essi.

Tempistiche.

Il tempo a disposizione per rinunciare all’asse ereditario dipende dalle circostanze:

Se i soggetti che desiderano rinunciare erano in possesso dei beni del defunto al momento della sua morte (ad esempio, convivendo con lui o utilizzando uno dei suoi mezzi), hanno un termine di 10 anni per decidere se accettare o rinunciare all’eredità.

Altrimenti, il termine per la rinuncia è di 3 mesi dal decesso del defunto.

La rinuncia all’eredità può essere effettuata presso un notaio di fiducia o presso la Cancelleria del Tribunale del circondario in cui si è aperta la successione. I costi dell’atto variano a seconda della modalità scelta, comprendendo una marca da bollo di € 16,00 da apporre sull’atto, una tassa di registro di € 200,00 da versare tramite F23 all’Agenzia delle Entrate, e altri eventuali oneri di cancelleria o parcella del notaio.

Quali sono i vantaggi della rinuncia all’eredità?

Chi rinuncia all’intera eredità non sarà chiamato a rispondere dei debiti contratti dal defunto, inclusi quelli verso il fisco, l’Agenzia dell’Entrate e l’Agenzia della Riscossione Esattoriale per omessi versamenti di imposte e tributi, né di qualsiasi altro debito contratto dal defunto in vita. Rinunciare all’eredità è un atto con caratteristiche retroattive, pertanto, chi la effettua viene considerato come se non avesse mai avuto diritto all’eredità.

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