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Pensione geometri: che cosa è e come si calcola la pensione netta

Calcolo pensione netta Geometri. Principi normativi, come si calcolano i contributi e tutte le diverse forme pensionistiche disponibili.

Pensione geometri: che cosa è e come si calcola la pensione netta
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Per i geometri, il calcolo della pensione netta rappresenta un tassello fondamentale nella pianificazione delle proprie finanze future. Attraverso questo articolo, approfondiremo le variabili cruciali da considerare per i geometri in questa operazione.

Calcolo pensione netta Geometri. Principi normativi, come si calcolano i contributi e tutte le diverse forme pensionistiche disponibili.

  1. Come si calcolano i contributi per la pensione dei geometri italiani?
  2. Quali contributi devono versare i Geometri
  3. Pensione di vecchiaia geometri
  4. Pensione di Vecchiaia Reddituale per Geometri
  5. Pensione Anticipata per Geometri
  6. Pensione di Vecchiaia Contributiva per Geometri
  7. Pensione di Invalidità o Inabilità per Geometri
  8. Pensione indiretta o reversibile per geometri
  9. Come calcolare la pensione netta di un geometra?
  10. Sei un geometra? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

I geometri professionisti contribuiscono al fondo pensione secondo le direttive della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per i Geometri Liberi Professionisti (conosciuta come Cassa Geometri). Questa istituzione rappresenta il punto di riferimento per tutti i geometri operanti in regime di libera professione, sia in maniera sporadica che esclusiva.

Come si calcolano i contributi per la pensione dei geometri italiani?

La determinazione dell’ammontare dei contributi è influenzata da vari fattori, quali il reddito annuo del geometra e la sua specifica categoria professionale. L’affiliazione alla Cassa Geometri implica il versamento di contributi obbligatori, che comprendono quelli soggettivi, integrativi e per la maternità. Sono previste condizioni agevolate per i praticanti, neo diplomati e neo iscritti all’Albo. È fondamentale per i geometri monitorare questi pagamenti, poiché avranno un impatto diretto sull’entità della loro pensione netta.

Quali contributi devono versare i Geometri

I geometri iscritti alla Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti devono versare diversi tipi di contributi per assicurare la propria copertura pensionistica. Questi contributi sono dettagliatamente definiti e devono essere gestiti con precisione.

Innanzitutto, per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi, i geometri devono presentarla alla Cassa entro il 2 ottobre 2023, utilizzando il servizio “Adempimenti Dichiarativi” disponibile nell’area riservata del sito della Cassa.

I contributi che devono essere versati possono essere suddivisi in diverse categorie:

  • Contributo Soggettivo. Questo contributo è interamente deducibile dal reddito imponibile e serve per determinare l’importo della pensione. La percentuale da versare varia in base al reddito professionale imponibile ai fini Irpef, con una quota minima comunque dovuta. Per il 2023, la percentuale è fissata al 18% fino a un reddito di € 159.800,00 e al 3,5% sul reddito che eccede tale soglia.
  • Contributo Integrativo. Obbligatorio per tutti gli iscritti, ad eccezione dei praticanti, è calcolato come il 5% del volume d’affari prodotto nell’anno precedente. Anche per questo contributo è previsto un importo minimo che dipende dalle prestazioni effettuate.
  • Contributo di Maternità. Obbligatorio per tutti gli iscritti, il suo ammontare viene definito annualmente.

Per quanto riguarda il calcolo della pensione, il metodo adottato dalla Cassa Geometri considera variabili come il reddito annuo medio e gli anni di contribuzione. Inoltre, vengono considerati eventuali contributi volontari e altre fonti di reddito. La Cassa offre diverse opzioni pensionistiche, pensate per soddisfare le esigenze diverse dei lavoratori e dei loro familiari, basandosi su fattori come l’età, l’anzianità contributiva e le condizioni specifiche di ogni iscritto. Queste opzioni sono parte integrante delle prestazioni fornite dalla Cassa Geometri.

Pensione di vecchiaia geometri

Per i geometri, la pensione di vecchiaia rappresenta una forma di sicurezza finanziaria, accessibile al raggiungimento di specifici requisiti anagrafici e contributivi. Attualmente, per i geometri uomini, l’età pensionabile è fissata a 67 anni, mentre per le donne è di 66 anni e 7 mesi. Per quanto riguarda i contributi, è necessario aver accumulato almeno 35 anni di versamenti e averli effettuati ininterrottamente fino al momento del pensionamento.

Il metodo di calcolo adottato per la pensione di vecchiaia si basa su un sistema misto: il sistema retributivo per gli anni accumulati fino al 31 dicembre 2009, e il sistema contributivo per gli anni successivi al 1° gennaio 2010. Questo calcolo segue il principio del pro-rata in base alle anzianità già acquisite. La pensione viene erogata a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Pensione di Vecchiaia Reddituale per Geometri

Questa forma di pensione si rivolge ai geometri che hanno raggiunto i 70 anni di età e hanno almeno 35 anni di contributi. La pensione viene calcolata con un sistema misto: fino alla quarantesima annualità di contributi si applica il sistema retributivo, basato sulla media dei migliori 30 redditi su 35, rivalutati; dalla quarantunesima annualità in poi, si passa al sistema contributivo. L’importo minimo annuo garantito per questa pensione è di € 8.850,00.

Pensione Anticipata per Geometri

Per accedere alla pensione anticipata, i geometri devono avere almeno 60 anni di età e un minimo di 40 anni di contribuzione. È essenziale aver versato i contributi per tutto il periodo assicurativo fino al pensionamento e aver maturato un importo di pensione non inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale. È importante notare che su questa tipologia di pensione viene applicata una riduzione del 1% sulla quota retributiva per ogni mese di anticipo rispetto all’età standard di pensionamento.

Pensione di Vecchiaia Contributiva per Geometri

Per ottenere la pensione di vecchiaia contributiva è necessario raggiungere i 67 anni di età e avere un’anzianità contributiva di almeno 20 anni. Inoltre, è fondamentale che l’importo della pensione non sia inferiore a una volta e mezzo l’assegno sociale.

Una seconda opzione alternativa consente l’accesso a questa pensione a partire dai 70 anni di età, a condizione di aver accumulato almeno 5 anni di contributi. La pensione inizia ad essere erogata dal primo giorno del mese seguente alla data di presentazione della domanda di pensionamento.

Pensione di Invalidità o Inabilità per Geometri

In caso di invalidità o inabilità, i geometri possono richiedere una pensione di invalidità o inabilità, a condizione di aver versato almeno 10 anni di contributi per malattia o 5 anni per infortunio. È inoltre richiesto che la capacità lavorativa sia ridotta al di sotto del 33% per la pensione di invalidità e al 100% per quella di inabilità. Anche in questo caso, la pensione diviene effettiva dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Pensione indiretta o reversibile per geometri

Per i geometri, la pensione di vecchiaia rappresenta una forma di sicurezza finanziaria, accessibile al raggiungimento di specifici requisiti anagrafici e contributivi. Attualmente, per i geometri uomini, l’età pensionabile è fissata a 67 anni, mentre per le donne è di 66 anni e 7 mesi. Per quanto riguarda i contributi, è necessario aver accumulato almeno 35 anni di versamenti e averli effettuati ininterrottamente fino al momento del pensionamento.

Il metodo di calcolo adottato per la pensione di vecchiaia si basa su un sistema misto: il sistema retributivo per gli anni accumulati fino al 31 dicembre 2009, e il sistema contributivo per gli anni successivi al 1° gennaio 2010. Questo calcolo segue il principio del pro-rata in base alle anzianità già acquisite. La pensione viene erogata a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Come calcolare la pensione netta di un geometra?

Il valore finale della pensione per i geometri, così come per altri lavoratori e liberi professionisti, rappresenta la cifra che viene concretamente ricevuta dal pensionato. Questo totale si ottiene dopo la sottrazione delle ritenute fiscali e delle tasse IRPEF, calcolate in funzione del livello di reddito, oltre alle eventuali addizionali locali e regionali. Tuttavia, queste deduzioni e imposte possono variare nel tempo e dipendono anche dalle leggi fiscali in vigore al momento del ritiro dalla vita lavorativa. Pertanto, è fondamentale riferirsi alle normative fiscali attuali al momento del pensionamento per determinare con esattezza la somma netta che si riceverà.

La metodologia per il calcolo dell’importo netto della pensione a partire da quello lordo è sintetizzata nella seguente equazione:

Pensione netta = Pensione lorda – [(debito IRPEF + contributi addizionali) – detrazioni IRPEF applicabili].

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