Edilizia

Segnalazione Certificata di Agibilità 2025: cosa cambia con il nuovo modulo unico e le scadenze per Comuni, Regioni e professionisti

Nuovo modulo unico per la Segnalazione Certificata di Agibilità 2025: scadenze, novità del Decreto Salva Casa e obblighi per Regioni, Comuni e professionisti.

Segnalazione Certificata di Agibilità 2025: cosa cambia con il nuovo modulo unico e le scadenze per Comuni, Regioni e professionisti
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La Segnalazione Certificata di Agibilità (S.C.A.) entra in una nuova fase con l’introduzione del modulo unificato nazionale, frutto dell’intesa in Conferenza Unificata dello scorso luglio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 settembre 2025. Una novità che punta a rendere più omogenei e semplificati i procedimenti edilizi in tutta Italia, inserendosi nel quadro delle misure previste dal Decreto Salva Casa. Le Regioni hanno già iniziato l’adeguamento, mentre i Comuni avranno tempo fino al 30 ottobre per recepire la nuova modulistica, che diventerà utilizzabile da cittadini e imprese a partire dal 30 novembre, anche nei territori non ancora allineati.

Nuovo modulo unico per la Segnalazione Certificata di Agibilità 2025: scadenze, novità del Decreto Salva Casa e obblighi per Regioni, Comuni e professionisti.

Entro la fine di ottobre i Comuni italiani dovranno aver recepito il nuovo modulo unificato per la Segnalazione Certificata di Agibilità, che dal 30 novembre sarà disponibile per cittadini e imprese anche dove non è ancora stato adottato (l’obbligo deriva dall’intesa in Conferenza Unificata del 30 luglio 2025).

L’iter della Segnalazione Certificata di Agibilità (S.C.A.) entra in una fase decisiva. Il nuovo “Modulo Unico” è stato deliberato in Conferenza Unificata il 30 luglio scorso e ufficializzato in Gazzetta Ufficiale il 30 settembre 2025, recependo le previsioni del Decreto Salva Casa (DL 69/2024, convertito nella legge 105/2024).

Questo adeguamento si inserisce in un percorso più ampio di armonizzazione della modulistica edilizia nazionale, nel quale la S.C.A. era rimasta fino ad oggi un’anomalia. Secondo l’intesa, le Regioni dovevano aggiornare i propri schemi entro il 30 settembre — termine che molte non hanno rispettato — mentre i Comuni hanno tempo fino al 30 ottobre per allinearsi. A ogni modo, dal 30 novembre i moduli uniformati saranno già operativi per uso pubblico.

Cosa introduce il nuovo modello

Le modifiche al modulo S.C.A. riguardano in particolare la parte asseverata dal professionista, che diventa più vincolata. Le principali novità sono:

  • Altezza minima interna: è prevista la possibilità di ottenere l’agibilità anche con altezze fino a 2,40 metri.
  • Alloggi mono-stanza: la superficie minima è stata ridotta a 20 m² per una persona e 28 m² per due persone, previa verifica dei criteri del DM 236/1989 e miglioramento igienico-sanitario.
  • Conformità igienico-sanitaria: obbligo di indicare l’atto o l’atto amministrativo che certifica tale conformità.
  • Privacy e trattamento dati: l’informativa è stata aggiornata nelle varie sezioni del modulo alla normativa vigente.

Queste modifiche vanno lette in sinergia con la revisione complessiva della modulistica edilizia (CILA, SCIA, permesso di costruire, SCIA alternativa), che ha già subito aggiustamenti successivi al DL Salva Casa.

Lombardia: tra innovazione digitale e doppia modulistica

La Regione Lombardia è stata tra le più rapide ad adottare le novità: con la Delibera di Giunta n. XII/5001 del 15 settembre 2025 ha recepito le modifiche del Decreto Salva Casa per la modulistica S.C.A.

La novità più significativa è la separazione tra la Segnalazione certificata di agibilità, a carico del titolare dell’immobile, e la Relazione tecnica di asseverazione, cui è demandato il professionista abilitato.

Oltre ai contenuti, la Regione ha introdotto importanti strumenti digitali: è prevista la versione PDF editabile del modulo e l’adozione di schemi-dati XML, al fine di assicurare interoperabilità e comunicazione fra gli enti locali.

Gli uffici regionali dovranno garantire la massima diffusione della delibera e supportare i Comuni nell’adozione del nuovo schema entro il 30 ottobre 2025.

Per i professionisti, questo comporta l’assunzione di responsabilità più precise nell’asseverazione dell’agibilità, coerentemente con l’obiettivo di definire Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) uniformi in ambito edilizio, a prescindere dalle specificità locali.

Sicilia: novità, scadenze e flessibilità normativa

Anche la Regione Siciliana ha adeguato la propria modulistica con il Decreto Assessoriale n. 281/GAB del 30 settembre 2025, sulla base dell’Accordo in Conferenza Unificata.

I Comuni siciliani sono obbligati ad adottare i modelli aggiornati entro il 30 ottobre 2025. Inoltre, è introdotto un vincolo procedurale aggiuntivo: la S.C.A. deve essere presentata entro 15 giorni dalla conclusione dei lavori di finitura.

In un’ottica di maggiore tempestività, è previsto che i Comuni possano aggiornare in autonomia la propria modulistica in caso di modifiche normative di minore entità, senza dover attendere un nuovo atto regionale.

Anche in Sicilia si punta all’introduzione di strumenti digitali per la gestione telematica delle pratiche, con l’obiettivo di uniformare le procedure e definire responsabilità più chiare per i tecnici.

Scadenze decisive e impatti sulle categorie coinvolte

  • 30 ottobre 2025: termine ultimo per i Comuni affinché adottino la modulistica S.C.A. aggiornata.
  • 30 novembre 2025: da questa data cittadini e imprese potranno utilizzare i nuovi modelli unificati, anche laddove i Comuni non siano ancora adeguati.

Per gli architetti, ingegneri e tecnici, l’evoluzione normativa implica:

  • la possibilità di attestare l’agibilità con parametri ridotti,
  • l’incremento della responsabilità tecnica riguardo ai requisiti igienico-sanitari,
  • l’adesione a un contesto procedurale più chiaro e coerente, che punta all’estensione nazionale del sistema già sperimentato in Lombardia e Sicilia.

Queste novità segnalano uno snodo cruciale nel cammino verso una semplificazione normativa edilizia e un’elevata coerenza procedurale su tutto il territorio nazionale.

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