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Attualità

Impianti di climatizzazione e riduzione del rischio Coronavirus

Perché la climatizzazione è utile nella lotta alla pandemia e gli impianti devono essere mantenuti in funzione?

Ruolo degli impianti di climatizzazione nella lotta al Coronavirus
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L’aria condizionata può rappresentare un rischio per una maggiore diffusione del Coronavirus?

Uno studio che è stato pubblicato di recente in America e in Europa ha diffuso la news (che ha fatto il giro del mondo) che racconta come in Cina si sia registrato un focolaio di Coronavirus in un ristorante dove ben 9 clieni su 10 presenti si sono ammalate di Covid dopo aver cenato nel locale.

Le indagini hanno analizzato e studiato il modo in cui un singolo commensale asintomatico sia riuscito ad infettare le altre persone presenti nel locale semplicemente diffondendo nella stanza le goccioline di saliva attraverso gli impianti di climatizzazione.

La persona in questione sedeva a un tavolo che si trovava di fronte a un’unità di aria condizionata. Quattro persone al tavolo della persona si sono successivamente rivelate positive per COVID-19, così come cinque persone ai tavoli vicini.

John Lednicky, PhD, specialista in microbiologia e ricerca virologica presso il College of Public Health and Health Professions dell’Università della Florida, ha identificato diversi tipi di potenziali esposizioni trasmesse per via aerea correlate a COVID-19 rintracciando il virus dall’aria.

“Normalmente, molte persone possono produrre goccioline di dimensioni maggiori, che tendono a cadere vicino alla persona, o goccioline di medie dimensioni che possono cadere un po ‘più lontano, fino a un metro e mezzo di distanza”, spiega Lednicky, sottolineando l’importanza di mantenere una distanza di un metro e ottanta.

“Ma ci sono anche particelle molto piccole che possono rimanere alla deriva nell’aria ed essere veicolate dagli impianti di climatizzazione. Questo è esattamente quello che è successo nel ristorante di Wuhan ristorante.” Lo studio ha anche condiviso che “un forte flusso d’aria dal condizionatore d’aria avrebbe potuto propagare goccioline” da un tavolo all’altro nello spazio da pranzo immediato.

Ma i sistemi di climatizzazione potrebbero rappresentare lo stesso pericolo in un ambiente più intimo, come la nostra casa?

Negli impianti di condizionamento, il rischio di contagio da coronavirus se non si hanno buoni scambi d’aria, esiste. Ma per rischiare un contaggio realmente dovremo viver un complesso di appartamenti molto densamente popolato e aspirare aria direttamente in uno sfogo in comune con tutti gli altri appartamenti. In conclusione quindi possiamo affermare che no, non c’è nessun rischio nell’uso degli impianti di climatizzazione nelle case degli italiani.

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