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Edilizia

Riqualificazione urbana ecosostenibile dell’edilizia scolastica: ecco le linee guida Legambiente-Inbar

Stilata da Legambiente-Inbar una serie di linee guida con cui i progettisti potranno monitorare e misurare la riqualificazione urbana ecosostenibile nel settore dell’edilizia scolastica

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Legambiente e Istituto Nazionale di Bioarchitettura hanno presentato nei giorni scorsi a Roma un protocollo di intervento contenente le linee guida per la riqualificazione urbana ecosostenibile degli edifici scolastici secondo  criteri di bioarchitettura.

Il protocollo mette a disposizione del progettista una precisa griglia di riferimento mediante la quale può misurare l’ecosostenibilità e la biocompatibilità di un possibile intervento di riqualificazione urbana.

Come si struttura la griglia per la valutazione della riqualificazione urbana messa appunto da Legambiente e Inbar ?

All’intero progetto viene associato un punteggio complessivo finale, consentendo in tal modo al progettista, fissato un budget per l’investimento, di misurare l’efficacia delle soluzioni proposte in termini di sostenibilità delle prestazioni dell’edificio una volta riqualificato.

La griglia di valutazione dei progetti di riqualificazione urbana ecosostenibili è già stata testata?

Una prima sperimentazione del protocollo è stata fatta in una scuola dell’infanzia della capitale. Secondo Legambiente e Inbar, autori della griglia,  interventi mirati di efficienza energetica permetterebbero alla scuola pilota di arrivare ad una riduzione della spesa del 73% per l’energia termica e del 37% per la parte elettrica, passando da una Classe G di prestazione energetica a una classe B.

A ciò vanno aggiunti anche una serie di interventi per il miglioramento del benessere e della qualità indoor, come ad esempio un nuovo “clima cromatico” degli spazi interni ottenuto con tinte che non emettono sostanze tossiche o, l’installazione di semplici miscelatori aria-acqua o la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico generato dai sistemi wi-fi.

 “Il caso pilota della scuola di via Monte Ruggero” ha affermato  Vanessa Pallucchi di Legambiente Italia “che abbiamo presentato ci dimostra come potrebbero cambiare in meglio molte strutture se si adottasse una semplice programmazione di lungo respiro e attenta alla qualità degli interventi, come da anni Legambiente sostiene attraverso l’indagine Ecosistema Scuola. L’investimento complessivo per realizzare gli interventi che abbiamo previsto è di circa 400mila Euro che possono essere recuperati attraverso la riduzione dei costi di gestione energetica in poco più di 8 anni. È evidente che in presenza di un cofinanziamento pubblico i tempi di rientro si riducono a pochi anni e in ogni caso interventi di questo tipo possono essere realizzati tramite una Esco in grado di autofinanziare l’intervento e di gestire per dieci anni la parte energetica. Quindi, più che un problema di risorse, la qualità edilizia scolastica e della vita degli studenti dipende da un cambiamento culturale di chi è preposto a programmare e realizzare gli interventi”.

 

 

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