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Riforma catasto

Riforma del catasto: tutte le novità sui valori di stima del nuovo catasto

Spariscono le classi catastali, definiti i coefficienti correttivi per i metri quadri, con la riforma del catasto in arrivo tante novità

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Spariscono le classi catastali, definiti i coefficienti correttivi per i metri quadri, con la riforma del catasto in arrivo tante novità

L’agenzia delle Entrate pone fine alle tante polemiche e alle numerose indiscrezioni sulla recente riforma del catasto. L’Ansa ha distribuito infatti nel giorni scorsi  un documento siglato proprio dall’Agenzia delle Entrate  in cui si delineano le tappe che porteranno all’identificazione delle nuove rendite catastali.

Il nuovo catasto, profondamente modificato dalla riforma del catasto che si va a concludere, verterà sui metri quadri, ma questi verranno moltiplicati per dei coefficienti in funzione delle caratteristiche dell’immobile.

L’immobile aumenterà o diminuirà il suo valore in base al piano, all’affaccio, alla presenza o meno dell’ascensore. Parametri ugualmente importanti saranno la zona, nonché lo stato di conservazione.

In termini pratici non si potrà più parlare di case popolari o di immobili di lusso, tanto che l’Agenzia ha anticipato l’azzeramento della classificazioni A1 A2, A3. Tutti gli immobili saranno censiti in una nuova classe residenziale definita  ordinaria 1 per gli appartamenti, ordinaria 2 per le ville, ordinaria 3 per le tipologie caratteristiche dei luoghi. Le caratteristiche di quelli che invece oggi sono definite le abitazioni di lusso, le ville (A8), gli immobili signorili (A1) e gli immobili di valore storico artistico (A9) saranno meglio determinati da un decreto del ministero delle Finanze.

L’Agenzia ha previsto dei parametri correttivi, in particolare per gli immobili storici e artistici che potranno vedere ridotto il valore catastale fino a 30% in caso di superfici particolarmente elevate, sopra i trecento metri quadri.

Nonostante se ne parli da anni, l’unico dato certo e’ che ci vorrà ancora tempo per la definizione di nuovi valori di stima e patrimoniali, fondamentali per la completa applicabilità della riforma del catasto.

 La partenza del campionamento avverrà comunque secondo indiscrezioni entro il luglio 2015, partendo dai rogiti del triennio 2012-2014. Entro la metà del 2018 invece dovranno essere pronte le funzioni statistiche.

Certamente il problema per il nuovo catasto prevista nella riforma del catasto, non sono gli immobili oggetto di recenti interventi di ristrutturazione o di vendita. La vera difficoltà starà nell’acquisire i dati di superficie in assenza di planimetrie. In questo caso sono stati previsti dei fattori moltiplicativi per i vani: ogni vano A1 verrà moltiplicato per 27, gli A2-A5 per 21 e gli A6-A7 per 23.

 

L’incremento maggiore lo avranno le ville, con un fattore moltiplicativo di 30.

 

Secondo la recente riforma del catasto inoltre ogni 10 anni ci sarà una revisione dei valori di zona in funzione degli apprezzamenti o deprezzamenti della stessa avvenuti nel tempo.

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