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Tutte le regole per l’impianto idraulico perfetto: guida pratica per case efficienti e senza problemi

Come progettare, installare e mantenere un impianto idraulico efficiente, sicuro e conforme alle normative vigenti. Distribuzione, scarico e apparecchiature sanitarie.

Tutte le regole per l’impianto idraulico perfetto: guida pratica per case efficienti e senza problemi
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La progettazione di un 𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗱𝗿𝗮𝘂𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 è fondamentale per garantire il corretto funzionamento delle abitazioni moderne. Un sistema ben realizzato assicura la 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗹𝗲 dell’acqua potabile e lo 𝘀𝗺𝗮𝗹𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗮𝗰𝗲 delle acque reflue, contribuendo al comfort abitativo e alla 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ ambientale.

Come progettare, installare e mantenere un impianto idraulico efficiente, sicuro e conforme alle normative vigenti. Distribuzione, scarico e apparecchiature sanitarie.

  1. Componenti principali dell’impianto idraulico
  2. Distribuzione dell’acqua: sistemi e materiali
  3. Sistema di scarico: progettazione e componenti
  4. Apparecchiature sanitarie: installazione e requisiti
  5. Utilizzo del BIM nella progettazione idraulica
  6. Sei un geometra? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Componenti principali dell’impianto idraulico

Un impianto idraulico domestico si compone di due sezioni principali:

  • Adduzione e distribuzione dell’acqua: Questo sistema trasporta l’acqua potabile dalle fonti di approvvigionamento (acquedotto o serbatoio) ai vari punti di utilizzo all’interno dell’edificio. Le tubazioni possono essere realizzate in materiali come 𝗿𝗮𝗺𝗲, 𝗣𝗘𝗫 o 𝗣𝗩𝗖, scelti in base alle esigenze specifiche del progetto.
  • Scarico delle acque reflue: Le acque utilizzate vengono convogliate verso la rete fognaria o sistemi di trattamento attraverso tubazioni di scarico, che devono essere dimensionate correttamente per evitare intasamenti e garantire un flusso adeguato.

Distribuzione dell’acqua: sistemi e materiali

La distribuzione dell’acqua all’interno dell’edificio può avvenire tramite diversi sistemi:

  • Distribuzione a collettore: ogni punto di erogazione è servito da una tubazione dedicata che parte da un collettore centrale. Questo sistema facilita la manutenzione e riduce il rischio di perdite.
  • Distribuzione a derivazione: le tubazioni principali si diramano per servire i vari punti di utilizzo. È un sistema più economico ma meno flessibile in caso di interventi.

I materiali utilizzati per le tubazioni devono garantire resistenza alla pressione, alla corrosione e alle temperature. Il 𝗿𝗮𝗺𝗲 è apprezzato per la sua durabilità, mentre il 𝗣𝗘𝗫 offre flessibilità e facilità di installazione.

Sistema di scarico: progettazione e componenti

Il sistema di scarico deve essere progettato per garantire il deflusso efficiente delle acque reflue. Le componenti principali includono:

  • Tubazioni di scarico: devono avere una pendenza adeguata (superiore all’1%) per facilitare il deflusso gravitazionale.
  • Sifoni: installati sotto ogni apparecchio sanitario, impediscono il ritorno di odori sgradevoli grazie alla presenza di una barriera d’acqua.
  • Colonne di scarico: tubazioni verticali che raccolgono le acque reflue dai vari piani e le convogliano verso la rete fognaria.
  • Ventilazione: essenziale per evitare depressioni che potrebbero compromettere il funzionamento dei sifoni.

Apparecchiature sanitarie: installazione e requisiti

Ogni apparecchio sanitario ha specifiche esigenze di installazione:

  • Lavello cucina: deve essere posizionato a un’altezza di 80-85 cm dal pavimento, con tubazioni di alimentazione da 1/2 pollice e scarico da 40 mm dotato di sifone ispezionabile.
  • Lavatrice e lavastoviglie: richiedono prese d’acqua fredde con rubinetti ad innesto a vite, posizionati a 60-70 cm dal pavimento, e scarichi situati a circa 80 cm di altezza.
  • Lavabo bagno: installato a circa 80 cm dal pavimento, con rubinetto monocomando e scarico da 40 mm con sifone ispezionabile.
  • Vasca e doccia: necessitano di scarichi con tubazioni da 40 mm, pendenza superiore all’1% e pozzetto ispezionabile.
  • Bidet: dotato di miscelatore monocomando e scarico da 40 mm con sifone, preferibilmente collegato a un pozzetto ispezionabile.
  • WC: può avere scarico a pavimento o a parete, con diametro di 70/80 mm e pendenza superiore all’1%, collegato a una colonna di scarico verticale di almeno 100 mm di diametro.

Utilizzo del BIM nella progettazione idraulica

L’adozione di software BIM (Building Information Modeling) per la progettazione degli impianti idraulici consente di:

  • Modellare in 3D le tubazioni e le apparecchiature, integrandole nel progetto architettonico.
  • Verificare interferenze tra impianti e strutture, migliorando la coordinazione tra le varie discipline.
  • Generare automaticamente elaborati grafici, tavole esecutive, relazioni tecniche e computi metrici.

Questa metodologia migliora l’efficienza progettuale e riduce il rischio di errori in fase di realizzazione.

Una progettazione accurata dell’impianto idraulico, che consideri la scelta dei materiali, la disposizione delle tubazioni e l’integrazione con le altre componenti edilizie, è fondamentale per garantire il comfort abitativo e la sostenibilità ambientale. L’adozione di tecnologie avanzate come il BIM rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di edifici più efficienti e funzionali.

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