giovedì, Marzo 28, 2024
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Edilizia

Edilizia in stallo nella Provincia di BAT per colpa del Genio Civile?

Gravi ripercussioni per l’economia della provincia di Barletta, Andria e Trani, per il mancato rilascio dei certificati di collaudo statico da parte del Genio Civile

Edilizia in stallo in Provincia di BAT per colpa del Genio Civile?
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Le professioni ordinistiche provinciali hanno reso noto ai media lo stallo in cui versa l’edilizia nella provincia di Barletta, Andria e Trani. All’incontro promosso con i giornalisti, i rappresentanti degli Ordini e dei Collegi provinciali degli Ingegneri, degli Architetti e dei Geometri sono giunti dopo aver nuovamente preso atto del gravissimo immobilismo che caratterizza gli uffici del Genio Civile. A nulla sono valse, infatti, da un lato le raccomandazioni e dall’altro le rassicurazioni, che avrebbero dovuto condurre alla risoluzione dell’empasse del rilascio dei certificati di collaudo statico. Tutto ciò avvenne in un incontro avvenuto lo scorso mese di ottobre.

Come noto, le attività di verifica e di controllo non permettono il regolare deposito di un’attestazione fondamentale come l’agibilità delle costruzioni, necessario a concludere l’iter burocratico dei cantieri edili. Una difficoltà che provoca gravissime conseguenze sull’economia del territorio, con inevitabili riflessi per il settore dell’ambiente, che resta ugualmente in attesa della consegna delle autorizzazioni.

“E’ stata superata ogni ragionevole tolleranza verso la pubblica amministrazione del Genio Civile – ha affermato il Consigliere CNGeGL Antonio Mario Acquaviva (già Presidente del Collegio Provinciale di BAT) – che impiega tempi biblici per il rilascio delle istruttorie delle istanze: parliamo di un minimo di sei mesi, fino a un massimo di oltre un anno per le AUA – Autorizzazioni Uniche Ambientali. Si tratta di centinaia di istanze incardinate che, se fossero assentite di routine, potrebbero generare le condizioni di sviluppo e competitività auspicate dal mondo economico e politico territoriale”. “A ciò – aggiunge il Consigliere CNGeGL Antonio mario Acquaviva – si somma il ritardo della mancata attuazione della digitalizzazione dei procedimenti amministrativi, molto distanti dal recepimento del Codice dell’Agenda Digitale, avviata nel 2012 e recepita in ritardo di due anni dall’intesa a livello Europeo del 2010”.

All’appuntamento erano presenti anche i Presidenti Sebastiano Manta (Ingegneri), Paolo D’Addato (Architetti) che, insieme ad Antonio Mario Acquaviva, hanno altresì denunciato la maldestra riforma messa in campo dagli Uffici Provinciali: pur essendo stati derubricati ad enti di secondo livello, hanno mantenuto le medesime responsabilità ante riforma, con l’effetto di destabilizzare ogni azione di competenza del governo del territorio (strade, edilizia scolastica, edilizia sismica, ambiente).

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