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Edilizia

Nell’attività edilizia massima attenzione alla scelta dei materiali: la formaldeide (usata anche in Edilizia) è cancerogena a cura di Paola Corazza geometra Esperto in Edificio Salubre

I materiali da costruzione con l’avanzamento dell’industria chimica, hanno subito considerevoli trasformazioni e oramai non sono più esenti da componenti a volte pericolosi. Uso e Abuso della Formaldeide in edilizia

Uso e Abuso della Formaldeide in edilizia. Un articolo di Paola Corazza
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Costruire e ristrutturare oggi comporta attenzioni maggiori nella scelta dei materiali, perché essi agiscono sulla salute della gente. La sicurezza (dal latino “sine cura”: senza preoccupazione) è la conoscenza di sistemi che non producano “stati indesiderati”, e quindi per un tecnico del settore dell’edilizia è fondamentale essere consapevole che una certa azione o certe scelte non provichino dei danni futuri durante il corso della vita di un fabbricato. Nelle alternative progettuali quindi, massima attenzione sia alla sicurezza statica, che alla sicurezza salubre. Negli ultimi tempi la responsabilità dei professionisti è aumentata anche alla luce dello sviluppo normativo e delle scoperte scientifiche, che hanno evidenziato l’influenza dell’edilizia sullo stato di salute delle persone. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, del  Dlgs 106/2017 è stata adeguata la normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE 305/2011 inerente la commercializzazione dei materiali da costruzione nell’Unione Europea (UE), a seguito di questo il progettista è responsabile dei materiali che prescrive e, in caso di non conformità, potrà essere sanzionato fino a rischiare l’arresto.

I materiali da costruzione con l’avanzamento dell’industria chimica, hanno subito considerevoli trasformazioni e oramai non sono più esenti da componenti a volte pericolosi.

La formaldeide è una sostanza cancerogena fortemente presente nell’aria interna delle nostre case e in alcuni ambienti professionali, dovuta essenzialmente ai materiali da costruzione con i quali si realizzano gli interventi edilizi. La formaldeide è una delle cause dell’inquinamento indoor e per questo motivo occorre conoscere quali sono gli effetti che ha sulla salute umana. L’esposizione prolungata a questa sostanza chimica può provocare diversi problemi tra cui irritazione oculare, nasale e a carico della gola, starnuti, tosse, affaticamento ed eritema cutaneo (fonte: Ministero della Salute). Nel 2004, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (CIR) ha classificato la formaldeide nel gruppo 1 (un noto cancerogeno per l’uomo) per il carcinoma rinofaringeo per inalazione.

Dove si trova?  Prodotti da costruzione, prodotti di decorazione (tessuto, tappeti …), prodotti per la pulizia, insetticidi e pesticidi, alcuni cosmetici e alimenti, negli indumenti puliti a secco, giocattoli per i bambini, mobili.

In edilizia troviamo la formaldeide principalmente nelle schiume isolanti, pannelli truciolari, parquet, infissi, alcune vernici e pitture, ma anche nella colla, solventi, sigillanti, compensati, truciolati o i pannelli fonoisolanti, cartongesso, ecc.

Quali sono i suoi effetti? La formaldeide è responsabile delle irritazioni del naso, degli occhi, della gola e dei polmoni. Provoca mal di testa, nausea, diarrea e attacchi d’asma ad alte dosi. È altresì cancerogena e può provocare il tumore naso-faringeo (rinofaringe) e leucemia.

Come intervenire?  Ventilare la casa, preferire il legno massiccio al legno agglomerato, limitare l’uso di prodotti per la casa … La questione della formaldeide, finora collocata solo in ambienti professionali, sta iniziando a interessare le abitazioni e quindi i privati e le associazioni dei consumatori.

Come procedere in una ristrutturazione o nuova costruzione?

  • divieto dei pannelli di legno di formaldeide più emissivi;

  • rafforzare il quadro per l’uso della schiuma di urea formaldeide;

  • pretendere da parte dei fornitori l’etichettatura obbligatoria delle emissioni (compresi i COV e la formaldeide) dei materiali da costruzione e i prodotti decorativi;

  • ricordarsi sempre di utilizzare i dispositivi di aria condizionata o i deumidificatori per mantenere la temperatura domestica moderata: il calore e l’umidità, infatti, rendono più elevato il rilascio di formaldeide negli ambienti;

  • cercare di acquistare materiali che recano la dicitura E1 ossia a bassa concentrazione di formaldeide e quando è possibile optate per materiali da costruzione riciclati. Scegliere l’idropittura per tinteggiare le pareti: questa tipologia di vernice non presenta VOC a vantaggio del benessere domestico.

Le resine sono un altro tasto dolente. Per limitare la presenza di formaldeide in casa è preferibile l’utilizzo dell’acciaio o legno massello e materiali privi di resine nocive. La formaldeide è rilevabile dall’odore. È caratterizzata da un odore pungente e quando la concentrazione è elevata, può causare immediata irritazione agli occhi, alla gola e al naso. Costituisce un pericolo per tutti, con maggiore preoccupazione per i soggetti vulnerabili come gli anziani, i bambini e le donne in gravidanza.

La presenza di piante aiuta sensibilmente a ridurre la presenza di formaldeide nell’aria: introdurle in casa contribuisce efficacemente a tenere a bada l’inquinamento domestico. Sono consigliate la lingua della suocera, il ficus, il crisantemo, l’aloe, la dracena, l’azalea e l’edera comune.

Paola Corazza è un geometra libero professionista iscritta all’Albo Nazionale del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Verona, esperta nella progettazione e specializzata nell’inquinamento indoor e la salubrità degli edifici. E’ un Esperto in Edificio Salubre. Contatti: paola@studiocorazza.com

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