Dimensionamento pompa di calore: come scegliere la potenza giusta e risparmiare davvero sul riscaldamento
Scopri come valutare superficie, isolamento, clima e COP per dimensionare correttamente la pompa di calore: comfort, risparmio e sicurezza energetica senza errori

Nel contesto attuale di crescente attenzione verso l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, le pompe di calore rappresentano una delle soluzioni più apprezzate per il riscaldamento e la climatizzazione domestica. Tuttavia, per ottenere davvero tutti i benefici promessi da questa tecnologia – come il risparmio in bolletta, il comfort abitativo e la riduzione delle emissioni – è fondamentale scegliere il modello giusto in base alle caratteristiche dell’abitazione. Il dimensionamento corretto della pompa di calore è, infatti, il primo passo per garantirne la reale efficacia: un errore in questa fase può compromettere l’intero investimento.
In questo articolo:
Scopri come valutare superficie, isolamento, clima e COP per dimensionare correttamente la pompa di calore: comfort, risparmio e sicurezza energetica senza errori
State pensando di installare una pompa di calore, ma non sapete come determinare la potenza ideale? Questa scelta è decisiva per garantire efficienza, comfort e reale risparmio energetico. Con l’attenzione sempre maggiore alla sostenibilità, molte famiglie optano per soluzioni rinnovabili: tuttavia, solo un corretto dimensionamento consente di sfruttare appieno questi impianti. Un’unità sottodimensionata non garantisce la temperatura desiderata, mentre una sovradimensionata comporta costi e sprechi energetici.
Comprendere come calcolare con precisione la potenza nominale (espressa in kW) è essenziale, sia per nuove costruzioni sia per edifici in ristrutturazione. È necessario analizzare parametri quali la superficie da riscaldare, l’isolamento, il clima locale, le abitudini di consumo e la normativa sui Gradi-Giorno e ore di esercizio consentite.
Cos’è la potenza termica nominale
Si tratta della quantità di calore (in kW) che una pompa può erogare in condizioni standard (A7/W35). È fondamentale poiché definisce la capacità di riscaldare un ambiente in maniera adeguata.
Fattori da considerare
- Superficie dell’abitazione: più ampia è la metratura, più kW servono.
- Isolamento: un corretto cappotto termico riduce la dispersione e abbassa il fabbisogno.
- Clima e Gradi‑Giorno: l’Italia è suddivisa in zone da A a F in base ai GG, indicativi delle esigenze di riscaldamento.
- Consumo energetico e ore di esercizio: famiglie molto presenti in casa o con elevato fabbisogno di acqua calda richiedono una potenza superiore. Attenzione anche ai limiti di uso annuali imposti per legge.
- Temperatura esterna minima: parametro chiave per stimare la potenza necessaria nei periodi più freddi.
Come calcolare la potenza necessaria
Per calcolare in modo indicativo la potenza necessaria di una pompa di calore, esiste una formula piuttosto diffusa che tiene conto di diversi parametri legati sia all’abitazione sia alle condizioni climatiche del luogo in cui si vive. Questa formula si basa sul fabbisogno termico annuo dell’edificio (espresso in kWh per metro quadro), sulla temperatura esterna minima di progetto, sul numero di gradi-giorno (GG) previsti per la zona climatica in cui è collocato l’immobile e sul numero di ore giornaliere di riscaldamento consentite dalla normativa.
La formula è la seguente:
Potenza termica (kW) = fabbisogno termico × (20 °C – temperatura minima esterna) ÷ Gradi-Giorno ÷ ore di riscaldamento giornaliere
Per capire meglio come funziona, prendiamo un esempio concreto: immaginiamo un’abitazione di 127 metri quadrati con un fabbisogno termico annuo pari a 66 kWh/m², collocata in zona climatica C (che corrisponde a circa 1184 GG) e in cui è consentito accendere l’impianto di riscaldamento per 10 ore al giorno. Applicando questi dati alla formula, si ottiene una potenza termica necessaria di circa 10,7 kW. Questo valore indica la potenza minima che la pompa di calore dovrebbe avere per garantire un riscaldamento efficace dell’ambiente durante i mesi più freddi.
Va comunque sottolineato che, pur essendo utile per un primo orientamento, questa formula fornisce un risultato approssimativo. Ogni edificio ha caratteristiche uniche: esposizione solare, qualità dell’isolamento, altezza dei soffitti, presenza di ampie superfici vetrate e altri dettagli architettonici influenzano in modo significativo il fabbisogno energetico reale. Per questo motivo è sempre consigliabile affidarsi a un tecnico specializzato che possa effettuare un sopralluogo e una valutazione dettagliata, magari utilizzando software certificati che simulano il comportamento energetico dell’edificio.
Un altro approccio ancora più semplice e immediato, spesso utilizzato in fase preliminare, consiste nel considerare il rapporto tra superficie da riscaldare e potenza della pompa, basandosi su una stima media del fabbisogno termico per metro quadro. In questo caso, si applica un coefficiente di coibentazione medio, generalmente pari a 0,07 kW/m², per edifici con isolamento nella norma. Partendo da questo dato, è possibile ottenere una stima generale come segue:
- Fino a 80 m² → pompa di calore da 4 a 6 kW
- Da 80 a 120 m² → pompa di calore da 6 a 8 kW
- Da 120 a 160 m² → pompa di calore da 8 a 10 kW
- Oltre 160 m² → pompa di calore da 10 kW in su
Anche in questo caso, però, si tratta solo di indicazioni generali. Il rischio di scegliere una pompa sovra o sottodimensionata è concreto, e può comportare conseguenze spiacevoli: dal mancato comfort termico a un consumo energetico eccessivo, passando per usura prematura dell’impianto. Per questa ragione, la consulenza di un professionista non è un optional, ma un passaggio fondamentale per fare un investimento davvero intelligente e duraturo.
Focus su COP e efficienza
Il Coefficient of Performance (COP) misura quanto calore si ottiene per ogni kWh elettrico consumato. In condizioni ottimali, le pompe aria‑acqua hanno COP tra 3 e 4, mentre le soluzioni geotermiche raggiungono valori tra 3,6 e 6.
- Per massimizzare il rendimento occorre:
- temperature di mandata basse (inferiori a 35 °C)
- isolamento eccellente
- scelta del tipo giusto di pompa (aria‑aria, aria‑acqua, geotermica)
Errori da evitare dimensionando una pompa di calore.
Installare una pompa di calore con potenza errata porta a seri problemi: surriscaldamento, spreco di energia, usura precoce, comfort compromesso. L’installazione a regola d’arte, nel rispetto delle norme come UNI EN ISO 12831 o EN 52016, è fondamentale per ottenere risultati duraturi.
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