Come realizzare un impianto elettrico in parete cartongesso in modo sicuro e professionale
Installare un impianto elettrico a parete in cartongesso in cinque fasi: progettazione, montaggio, rifinitura, cablaggio, verifica normative e collaudo finale in sicurezza totale.

Realizzare un impianto elettrico all’interno di una parete in cartongesso rappresenta una soluzione pratica e moderna per rinnovare o progettare da zero gli ambienti domestici e professionali. Grazie alla sua versatilità, il cartongesso consente di nascondere agevolmente i cavi e le canaline senza opere murarie invasive, offrendo così un’eccellente combinazione tra funzionalità ed estetica. Tuttavia, l’intervento richiede una pianificazione accurata, competenze tecniche e il rispetto delle normative di sicurezza vigenti, poiché si tratta pur sempre di lavorare con componenti elettrici potenzialmente pericolosi.
Installare un impianto elettrico a parete in cartongesso in cinque fasi: progettazione, montaggio, rifinitura, cablaggio, verifica normative e collaudo finale in sicurezza totale.
All’interno dell’orditura metallica che sostiene la parete in cartongesso, bisogna iniziare tracciando con precisione il percorso dei tubi corrugati destinati a contenere i cavi elettrici. Utilizzando gli anelli blocca‑tubi e le fascette, si fissa l’impianto e si definiscono i punti in cui assicurare le scatole elettriche, prevedendo già i fori da praticare nella lastra per il montaggio delle prese e dei punti luce. È consigliabile lasciare una lunghezza extra di cavi e tubi (circa 10–15 cm) per facilitare l’installazione e ridurre l’uso di giunzioni successive.
Fissate le lastre di cartongesso sulla struttura metallica, si identificano con una matita i punti in cui inserire le scatole di derivazione o per interruttori e prese. Con fresa a tazza (diametro consigliato ca. 63 mm) o seghetto per cartongesso, si praticano gli scassi e si inseriscono le scatole elettriche, assicurandosi di avere sempre circa 8–12 cm di cavi sporgenti per facilitare i collegamenti successivi.
Qualora la lastra risultasse limitata nella solidità attorno al foro, si può applicare schiuma poliuretanica attorno alla scatola elettrica: ciò aumenta la tenuta dei mordenti in acciaio e rinforza la zona di passaggio dei supporti, migliorando la rigidità complessiva del cartongesso.
Una volta inserite le scatole, si procede al passaggio dei cavi elettrici all’interno dei tubi corrugati e alla loro connessione ai dispositivi: interruttori, prese o punti luce. È fondamentale tagliare i conduttori alla lunghezza esatta, evitando fili protrudenti dai morsetti di chiusura. In questa fase può essere utile predisporre una centralina moderna con salvavita multiplo e numerosi punti di uscita, per facilitare la futura espandibilità dell’impianto come previsto dalla norma CEI 64‑8/3.
Dopo aver installato gli interruttori e le prese nelle scatole, si verifica la solidità degli elementi e si correggono eventuali danneggiamenti dei pannelli. Si applica stucco dove necessario, si carteggia e si pittura uniformemente la parete per un effetto estetico ottimale.
La normativa italiana (legge 46/1990, D.M. 37/2008 e norme CEI 64‑8)
Va ricordato che realizzare un impianto elettrico può essere un’operazione complessa e potenzialmente pericolosa: per questo motivo la normativa italiana (legge 46/1990, D.M. 37/2008 e norme CEI 64‑8) richiede che l’installazione sia eseguita da professionisti abilitati (PES/PAV), iscritti alla Camera di Commercio, in grado di rilasciare la Dichiarazione di Conformità che attesta la rispondenza alle regole tecniche.
Suggerimenti per realizzare un impianto elettrico all’interno di una parete in cartongesso.
Per realizzare correttamente un impianto elettrico all’interno di una parete in cartongesso è necessario:
- Utilizzare esclusivamente materiali omologati e ignifughi, con cavi di sezione adeguata in relazione alla corrente prevista.
- Prima di ogni intervento, interrompere l’alimentazione elettrica dell’abitazione.
- Completato il cablaggio ma prima di chiudere definitivamente la parete, far verificare l’impianto da un tecnico qualificato autorizzato, per garantire la sicurezza e la conformità normativa.
Grazie alla recente evoluzione della norma CEI 64‑8, i quadri elettrici domestici devono essere dimensionati con almeno un 15% di spazio modulare libero, per consentire futuri ampliamenti e manutenzioni. In questo modo, seguendo un approccio ordinato e rispettoso delle linee guida tecniche, è possibile ottenere un impianto efficiente, sicuro e perfettamente integrato con la parete in cartongesso, dall’aspetto pulito e funzionale.
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