Intonaco cocciopesto: la soluzione naturale e duratura per muri umidi e recupero edilizio di qualità
Scopri perché l’intonaco cocciopesto è la scelta ideale per risanare muri umidi: naturale, traspirante, resistente e perfetto per il recupero edilizio.

Nel contesto dell’edilizia contemporanea, dove la sostenibilità e il recupero del costruito assumono un ruolo sempre più centrale, l’intonaco cocciopesto si ripropone come una soluzione tecnica di grande interesse per i professionisti del settore. Utilizzato fin dall’antichità per la sua resistenza all’umidità e le eccellenti proprietà traspiranti, questo materiale naturale risponde oggi alle esigenze della bioedilizia, del risanamento conservativo e degli interventi su murature soggette a umidità di risalita.
- Vantaggi dell’utilizzo dell’intonaco cacciopesto
- Preparazione e posa dell’intonaco cocciopesto
- Composizione del materiale e ricetta base
- Impieghi progettuali dell’intonaco cocciopesto
- Errori da evitare dimensionando una pompa di calore.
- Sei un geometra? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?
Scopri perché l’intonaco cocciopesto è la scelta ideale per risanare muri umidi: naturale, traspirante, resistente e perfetto per il recupero edilizio.
L’intonaco cocciopesto è un materiale storico che sta ritrovando ampio spazio nel panorama della progettazione edilizia contemporanea, soprattutto in ambito di ristrutturazione di edifici storici o per la corretta gestione dell’umidità di risalita. Si tratta di una miscela naturale, composta da calce stagionata, sabbia e polvere di laterizio frantumato, ottenuta da coppi o mattoni pieni cotti ad alta temperatura.
Questa particolare composizione dona al prodotto un comportamento idrorepellente ma traspirante, grazie alla struttura macroporosa del suo impasto, il che lo rende adatto per essere impiegato su murature soggette a umidità ascendente o prive di barriere impermeabilizzanti di fondazione. È per questo che l’intonaco cocciopesto risulta particolarmente efficace in interventi di risanamento nei piani seminterrati, nelle murature esterne a contatto con il terreno e in edifici storici privi di isolamento basale.
Vantaggi dell’utilizzo dell’intonaco cacciopesto
Tra i vantaggi tecnici riconosciuti vi sono:
- Capacità traspirante e igroscopica elevata
- Ottima durabilità nel tempo
- Buona resistenza meccanica
- Finitura estetica naturale e integrata, senza necessità di tinteggiatura
Nella pratica professionale, si rivela utile segnalare che il cocciopesto è compatibile con supporti in muratura piena o pietra naturale e può essere impiegato in ambienti interni ed esterni, purché sia garantita l’adesione e il sottofondo sia correttamente preparato.
Preparazione e posa dell’intonaco cocciopesto
Dal punto di vista operativo, l’applicazione dell’intonaco cocciopesto avviene secondo procedure consolidate. Il supporto murario va inumidito accuratamente prima della posa. Si applica una prima mano da 1 cm, seguita da una seconda mano dello stesso spessore, dopo che la prima ha fatto presa. La finitura, detta intonachino, si stende in due passaggi con spessore ridotto (0,5 cm circa), usando frattazzo di legno o sughero per ottenere una superficie omogenea. In ambienti umidi, si può procedere a una leggera lisciatura con cazzuola metallica per chiudere parzialmente i pori e aumentare la resistenza superficiale.
È fondamentale, in fase di stesura, evitare compressioni eccessive, che comprometterebbero la capacità di traspirazione del materiale.
Composizione del materiale e ricetta base
La miscela base dell’intonaco cocciopesto prevede:
- 1 parte di grassello di calce stagionato
- 2 parti di sabbia silicea
- 1 parte di polvere di cocciopesto con granulometria tra 0,2 e 0,3 mm
Il grassello di calce impiegato deve essere di qualità e stagionato almeno 90 giorni, meglio se più, per garantire una buona lavorabilità e una corretta presa. La polvere di laterizio deve essere ottenuta da materiale pieno e non forato, cotto ad alta temperatura. In mancanza di attrezzatura per la frantumazione e setacciatura (es. molazza), è possibile reperire il cocciopesto già pronto in commercio, disponibile in sacchi con diverse granulometrie.
Impieghi progettuali dell’intonaco cocciopesto
Nel lavoro di cantiere, il cocciopesto può essere usato come:
- intonaco deumidificante in sostituzione di cementizi
- rivestimento traspirante per murature con umidità residua
- intonaco decorativo in bioedilizia o restauro conservativo
- impermeabilizzante naturale in bagni o cucine, se lucidato correttamente
L’aspetto cromatico, che varia dal rosso al giallo, è un ulteriore vantaggio: il materiale è autopigmentato, non richiede tinte successive e può essere personalizzato con terre naturali o ossidi per ottenere tonalità che spaziano fino al blu o verde.
Per i geometri che si occupano di ristrutturazioni, progettazione esecutiva, direzione lavori o pratiche per il recupero del patrimonio edilizio, l’intonaco cocciopesto rappresenta un’alternativa valida, naturale e prestazionale rispetto agli intonaci moderni a base cementizia, spesso responsabili di problemi secondari legati alla mancata traspirazione.
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