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Laterizi e manufatti industria: firmato a fine Marzo il rinnovo del Contratto nazionale laterizi

È arrivato nel giorno della sua scadenza il rinnovo del contratto nazionale laterizi e manufatti industria, sottoscritto il 31 Marzo dai sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil

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È arrivato nel giorno della sua scadenza il rinnovo del contratto nazionale laterizi e manufatti industria, sottoscritto il 31 Marzo dai sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil con le controparti Andil ed Assobeton.

Il testo del contratto nazionale laterizi prevede, tra le altre cose, un aumento di 70 euro, l’estensione della contrattazione di secondo livello, il rilancio della sanità e della previdenza integrative, la certificazione del lavoro notturno, la limitazione dell’uso dei dati del controllo a distanza, maggiore spazio alla formazione e più attenzione allo sviluppo sostenibile, ai disturbi comportamentali patologici e alle discriminazioni. L’aumento retributivo è pari a 70 euro al parametro 136, ed è suddiviso in tre tranche: 15 euro a partire da ieri, 1° aprile, 25 euro dal 1° aprile 2017 e 30 euro dal 1° luglio 2018. Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro è entrato in vigore ieri e scadrà il 31 marzo 2019.

 

 “Il giudizio sull’intesa è positivo”  dichiarano i segretari nazionali Fabrizio Pascucci, Riccardo Gentile ed Ermira Behri “anche perché il rinnovo si inserisce in un contesto di grandissima crisi del settore. Negli ultimi 8 anni, infatti, la produzione è calata del 75%, scendendo da 22 milioni di tonnellate a 5 milioni, e si è dimezzato il numero degli occupati, che oggi sono 30.000. È molto importante quindi essere riusciti a firmare, entro la data di scadenza, un contratto che oltre a difendere il reddito rafforza i diritti dei lavoratori”. L’intesa prevede l’estensione della contrattazione di secondo livello “con  l’introduzione della contrattazione territoriale, che avverrà a livello di azienda e/o di gruppo attraverso le Rsu/Rsa dei sindacati territoriali” spiegano i sindacati. Sul tema del controllo a distanza “il nuovo contratto prevede che i dati raccolti attraverso gli strumenti di video sorveglianza previsti dalla legge non possano essere utilizzati per provvedimenti disciplinari” e su quello del lavoro notturno, proseguono i sindacati  “mensilmente ed annualmente il lavoratore avrà riscontro e certificazione delle ore lavorate, ciò è importante ai fini del riconoscimento delle lavorazioni gravose e usuranti per il pensionamento”.

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