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Attualità

Friuli 1976 Geometri nella Ricostruzione

Nel cortometraggio del Comitato Regionale dei Geometri e Geometri Laureati del Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste ed Udine), il ricordo di una ricostruzione ma anche un invito a ricominciare, contando sulla forza di esperienze condivise e di professionisti al servizio della comunità.

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Presentato dal Comitato Regionale dei Geometri e Geometri Laureati del Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste ed Udine), il Cortometraggio “Friuli 1976 Geometri nella Ricostruzione” non vuole solo commemorare i 40 anni dagli eventi sismici che hanno colpito la Regione, ma anche testimoniare il ruolo assunto dai geometri nella fase di emergenza, esodo e ricostruzione del territorio.

Il cosiddetto “Modello Friuli”, riconosciuto a livello internazionale, rappresenta oggi, a meno di un mese dalle ultime scosse di terremoto che hanno devastato il Centro Italia, un lascito importante e un esempio che non può e non deve essere ignorato.

Dal 6 maggio 1976, giorno della prima scossa tellurica di magnitudo 6.4, 486 professionisti (di cui 181 geometri) hanno lavorato di concerto con il Governo centrale e la popolazione friulana per far fronte a tutte le fasi dell’emergenza: suddivisi in 54 gruppi composti da 9 tecnici ognuno, assegnati ai diversi Comuni, hanno progettato le riparazioni e l’adeguamento antisismico e condotto i rilievi topografici.

Ma non solo: dall’individuazione delle proprietà immobiliari agli aggiornamenti catastali, dalla ricomposizione fondiaria dei centri storici agli studi di fattibilità, analisi e previsioni di spesa per la ricostruzione di “fabbricati, case e chiese”. Assumendo anche il ruolo di mediatori efficaci nelle contese sui confini, i geometri hanno così messo le loro competenze al servizio di una comunità duramente colpita, confermandosi una figura tecnica storicamente inserita nel tessuto sociale e un importante riferimento per tutto il territorio.

 

Se le procedure di disegno, progettazione e rilievo da allora sono cambiate, la sfida del tecnico professionista è sempre la stessa: affrontare il futuro senza mai dimenticare le lezioni del passato. Ne è un esempio la rete sismometrica del Friuli Venezia Giulia. Nata nel 1977, attualmente sorveglia l’attività sismica in tutta l’Italia nord orientale.

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