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Edilizia

Da Assobagno e UNI la PdR per le Pareti doccia: linee guida per l’installazione

Lo scorso 2 luglio è stata divulgata al mercato, la UNI/PdR relativa alle "Pareti doccia. Linee guida per l’installazione"

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Lo scorso 2 luglio è stata divulgata al mercato, la UNI/PdR relativa alle “Pareti doccia. Linee guida per l’installazione”.

Il primo e unico documento, scaturito dalla collaborazione tra il Gruppo di lavoro tecnico Box Doccia Assobagno di FederlegnoArredo e UNI, che definisce i requisiti minimi per l’installazione di pareti doccia conformi alla norma UNI EN 14428 e dà al prodotto posto in opera le caratteristiche di sicurezza e durabilità previste dal produttore.

Un’importante innovazione realizzata grazie alla volontà e all’impegno del Gruppo di lavoro tecnico Box Doccia di Assobagno, dove convergono imprese illustri della produzione italiana di chiusure e pareti doccia, come Arblu (Giuseppe Presotto), Bianchi & Fontana (Renato Bianchi), Calibe (Luca Raimondi), Duka (Guido Sandforth), Lacus (Marco Libbra), Megius (Andrea Lanza), Novellini (Maurizio Giovanelli), Rare (Rossella Ravazzani), Samo Industries (Alessandro Benassi) e Vismaravetro (Elia Vismara), insieme allo stesso tavolo per affrontare problematiche comuni.

All’interno del Gruppo di lavoro tecnico Box e pareti doccia Assobagno, è stato istituito un Tavolo di lavoro, condotto da UNI, e composto da Guido Sandforth (Project Leader), Alessandro Benassi, Marco Fossi (responsabile ufficio Normative FederlegnoArredo), Marco Libbra e Stefano Prosseda (Tis Techno Innovation South Tyrol SCpA), a cui si deve la ratifica di questa prima UNI/PdR Pareti Doccia, totalmente gratuita, che cambia le regole dell’installazione sul territorio nazionale per il mondo delle chiusure doccia. Indirizzata a tutti gli operatori della filiera dal progettista all’impresa di costruzione all’installatore al distributore sino al consumatore finale, la UNI/PdR potrà divenire una norma a tutti gli effetti entro cinque anni, periodo nel quale andranno verificate le sue applicazioni e potranno essere apportate eventuali modifiche.

 

L’idea di una norma europea condivisa, fra l’altro già esistente in altri paesi, nasce dalla necessità da parte delle aziende produttrici di garantire il proprio prodotto, e tutta la filiera, nel percorso d’installazione sino al consumatore finale. Sino ad oggi infatti le norme esistenti erano legate unicamente alla fornitura delle cabine e dei piatti doccia. Pertanto si rendeva necessario avere una direttiva che obbligasse un processo d’installazione a regola d’arte e tutelasse la produzione italiana di chiusure doccia, a prescindere dal marchio, e gli importanti investimenti delle imprese in innovazione, ricerca e creatività, per offrire articoli di qualità riconosciuti in tutto il mondo.

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