venerdì, Marzo 29, 2024
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Urbanistica

Riqualificazione urbana delle periferie: il parere dell’ANCI

Via libera dall’Anci allo schema di decreto sul bando che definisce le procedure di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana nelle periferie

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Via libera dall’Anci, anche se con la richiesta di un’ulteriore specificazione sui soggetti beneficiari, allo schema di decreto sul bando che definisce le procedure di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana nelle periferie, discusso oggi nel corso della riunione di Conferenza Unificata, e che destina alle periferie circa 500 milioni di euro.

“Al governo” ha detto Fassino a margine dei lavori “abbiamo chiesto che si espliciti la possibilità di partecipazione anche per le città capoluogo di Regione”, adesso infatti il testo prevede solo la partecipazione delle Città metropolitane e dei capoluoghi di Provincia.

“Se la possibilità di ricevere il finanziamento restasse solo alle Città metropolitane” ha spiegato il presidente Anci “si verificherebbe una ingerenza legislativamente e costituzionalmente illegittima perché la Città metropolitana non può decidere un intervento sul territorio di un capoluogo di Regione, prerogativa questa della giunta e del Consiglio del capoluogo stesso. Serve delimitare il perimetro” ha concluso Fassino “condizione che vincola il nostro parere”.

 

Per il resto, l’Associazione ha registrato positivamente l’accoglimento degli emendamenti discussi in sede tecnica per cui sarà possibile la partecipazione al bando con la presentazione solo di uno studio di fattibilità e non solo del progetto in fase esecutiva. Il Dpcm prevede inoltre l’attivazione di tempi certi e congrui per la presentazione delle offerte (90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm e del bando). Altro emendamento Anci accolto riguarda la possibilità per le amministrazioni di richiedere il 10% del finanziamento eventualmente assegnato al momento della firma della convenzione con il Governo mentre prima della fase di avvio dell’esecuzione del progetto, sempre le amministrazioni potranno disporre di queste risorse, che saranno utili coprire i costi delle attività preliminari e di poter accedere ad un finanziamento ulteriore del 30% prima del saldo finale.

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